L’integrale dei tuoi giorni

L’integrale dei tuoi giorni

Uno degli errori peggiori che mi ritrovo a fare é quello di pianificare i miei prossimi mesi e gli obiettivi ma tenerli separati dalla mia vita di tutti i giorni.

Per esempio: ho una certificazione da fare per il lavoro, non ho una stretta deadline quindi posso organizzarmi il tempo come mi pare e piace. Questo é un problema enorme perché ogni responsabilità del presente prende la priorità su un ipotetico obiettivo futuro.

Questo problema viene moltiplicato quando si inizia a parlare di obiettivi a lungo termine e fumosi. Lo vedo tantissimo attorno a me.

L’integrale

Il concetto di integrazione é relativamente semplice. Prendiamo una curva, l’integrale é essenzialmente l’area sotto la curva.

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In che modo possiamo calcolarla in casi in cui la curva che abbiamo é molto complessa?

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Riempiamo l’area sotto la curva di piccoli rettangoli e sommando la loro area troviamo l’area sotto la curva.

Due pensieri da qui, uno é che più piccoli facciamo questi rettangoli più saremo precisi, due é che abbiamo ridotto un problema difficile nella somma di semplice base per altezza.

abx2dx\int_{a}^{b} x^2 \,dx

HE MAD

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Bisogna internalizzare che ogni nostro obiettivo e la nostra vita in generale é solo la somma del giorno presente traslato nel futuro.

Questo é un enorme problema in due modi diametricamente opposti che interagiscono in modi orribili:

  • Gli obiettivi a lungo termine ci sfuggono di mano
  • Non ci rendiamo conto di quanto progresso stiamo in realtà facendo verso gli obiettivi giorno dopo giorno

Prendiamo il secondo problema e analizziamolo un po' più a fondo.

Spesso ascolto persone che si lamentano di non star raggiungendo i proprio obiettivi ma che dall’esterno sono in realtà in cammino diretto verso di essi.

L’ansia per il futuro li attanaglia e non si rendono conto dei progressi fatti finché non viene loro presentata la prova tangibile che sono arrivati ad un checkpoint nel percorso.

Un musicista non diventa tale quando finisce il conservatorio, un programmatore è programmatore anche senza aver finito il Politecnico.

Ho un amico che non si crede economista ma ha una newsletter seguita da migliaia di persone in cui parla di economia. Questo perché giorno dopo giorno scrive ma non riesce ad astrarsi e vedere che l’obiettivo che aveva é già dietro di sé e che l’ha ampiamente superato.